Salire la scala

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La crescita interiore non è mai un processo lineare, uniforme e privo di ostacoli; ogni percorso di trasformazione somiglia più al salire una scala che a una strada piana. 

Lo intuì già la spiritualità medievale, che nel simbolo della “Scala Mistica” vedeva l’itinerario dell’anima verso Dio, un’ascesa fatta di gradini, sfide e conquiste. 

San Bernardo di Chiaravalle, nel trattato ‘De Gradibus Humilitatis et Superbiae’, descriveva la scala come un passaggio dal visibile all’invisibile, una progressione che porta l’umanità a superare le proprie resistenze per giungere alla comunione con il divino. 

Anche oggi, nella crescita personale e nello spiritual coaching, il concetto resta valido: non si sale in modo costante, ma attraverso scatti improvvisi, veri salti quantici che trasformano il tuo livello di consapevolezza.

Salire la scala mistica: radici di un simbolo potente

L’immagine della scala ha attraversato i secoli come metafora della trasformazione umana. 

Giacobbe, nel celebre passo della Genesi, sogna una scala che dalla terra arriva al cielo, percorsa da angeli che salgono e scendono, mentre Dio promette un futuro di abbondanza ai suoi discendenti. 

Nei codici miniati medievali, la scala mistica appare spesso popolata da figure che tentano di salire, ostacolate da creature simboliche o sostenute dall’arcangelo Michele. 

Ogni gradino diventa una prova, un insegnamento, un invito a procedere nonostante il timore di cadere. 

Questa iconografia ti parla di perseveranza, di fiducia, di capacità di rialzarsi. 

Non basta intravedere la vetta: occorre muovere il piede e scegliere di salire.

Salti quantici: come avviene davvero il progresso

Se hai affrontato un percorso impegnativo, che sia nello sport, nello studio o nella vita spirituale, conosci il fenomeno dei progressi apparentemente lenti seguiti da improvvisi balzi in avanti. 

L’attuale allenatore della nazionale italiana di pallavolo, Julio Velasco, ha spiegato bene questo meccanismo: quando un atleta lavora su un gesto tecnico, ripetendolo centinaia di volte, spesso sembra non migliorare. 

È come se rimanesse fermo sulla pedata del gradino, accumulando esperienza e affinando i dettagli invisibili. 

Poi, in un attimo, qualcosa scatta: il movimento diventa naturale, preciso, fluido. 

È il momento in cui si sale il gradino e si accede a un nuovo livello di abilità. Lo stesso accade nella crescita interiore. 

Puoi passare attraverso periodi di apparente immobilità, in cui studi, mediti, sperimenti, ma non percepisci cambiamenti. 

All’improvviso, però, arriva la comprensione: un nuovo stato di coscienza si apre, come se ti fosse accaduto di salire su un piano più alto.

Superare le resistenze lungo la salita

Ogni gradino della scala rappresenta una sfida. I draghi e le figure ostili che l’iconografia medievale colloca ai piedi della scala sono il simbolo delle paure, dei dubbi e delle resistenze che cercano di farti arretrare. 

Ti ricordano che il cammino non è mai privo di prove. Resistere, continuare a salire, richiede coraggio e disciplina. 

In un percorso spirituale, queste resistenze possono manifestarsi come pensieri limitanti, emozioni difficili, vecchie abitudini che ti trattengono. 

Superarle significa riconoscerle, non fuggirle, trasformarle in occasione di apprendimento.È attraverso il superamento di questi gradini che compi un passo in più lungo il tuo Viaggio dell’Eroe.  

Ogni volta che affronti una difficoltà, il tuo incedere diventa più sicuro, il tuo sguardo più limpido, la tua determinazione più salda.

L’arte di sostenere il cammino con scelte consapevoli

Salire i gradini della tua scala interiore non è solo un atto mentale o emotivo, è anche una questione di cura concreta. 

Corpo, ambiente e mente collaborano nel sostenere l’ascesa. Scegliere con attenzione ciò che nutre il corpo, ciò che porti nella tua casa, i prodotti che usi quotidianamente, contribuisce a creare un terreno fertile per il cambiamento. 

Piccoli gesti, ripetuti con costanza, rinforzano il tuo impegno. La coerenza tra ciò che vuoi diventare e ciò che fai ogni giorno costruisce la solidità dei gradini sotto i tuoi piedi. 

Non basta guardare verso l’alto: è necessario preparare con cura la base da cui partire, e questo avviene anche attraverso azioni semplici, concrete, allineate ai tuoi valori più profondi.

La dimensione spirituale nel salire la scala

La scala non è solo un simbolo di fatica o di disciplina: è un invito a percepire la vita come un’ascesa verso un senso più alto. 

Ogni gradino rappresenta un livello di comprensione di te e del mondo. A volte i progressi sono silenziosi, altre volte rivelatori. 

Ogni passo è un ponte tra l’umano e il divino, tra la realtà visibile e quella invisibile. Intraprendendo un percorso spirituale serio impari che la salita non è fine a sé stessa, ma strumento per avvicinarti alla tua essenza. 

La vetta non è un punto di arrivo statico, ma l’apertura a una consapevolezza sempre più vasta, capace di abbracciare ogni aspetto dell’esistenza.

Conclusione

Salire la scala della crescita personale è un atto di responsabilità e di libertà. 

È scegliere, ogni giorno, di avanzare, anche quando il passo sembra incerto. 

È accettare che la trasformazione avvenga spesso in modo inatteso, dopo lunghi periodi di apparente stasi. 

È riconoscere che ogni gradino, anche quello più faticoso, porta con sé un insegnamento prezioso. 

La vera forza non sta nel correre verso la cima, ma nel camminare con costanza, fiducia e presenza. 

La tua vita è una scala che ti invita a crescere, un gradino dopo l’altro. Preparati con cura, scegli strumenti e ambienti che ti sostengano, onora ogni conquista, piccola o grande. 

Ricorda che, come insegna la tradizione, ogni passo verso l’alto è un passo verso la tua parte più luminosa, quella che ti unisce a ciò che è più grande di te.

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